martedì 6 marzo 2007

DANIELE LUTTAZZI: BARRACUDA 2007


Teatro gremito,abbonati nelle prime 7 file: adoro gli abbonati!
Uomini e donne dai 40 agli over 60 che assistono ad uno spettacolo senza conoscere nulla o quasi nulla dell'artista "di turno" e in quel di Casalgrande non sono stati da meno.

Sono la prima ad entrare nella sala vuota,anch'io ho un posto in prima fila,come ho fatto ad averlo?
Semplice: ho picchiato a morte un paio di donne dello staff del teatro...si dicevano incorruttibili quindi è scattato il piano B.
:D
Mi piace arrivare presto agli spettacoli di Luttazzi perchè mi diverto un sacco a studiare la platea.

Donnine impellicciate,profumate e ingioiellate di mezza età sfilano per prendere posto...il gioco consiste nell'indovinare chi lascierà il teatro indignato,umiliato e offeso,chi non oserà farlo perchè pietrificato dall'imbarazzo,chi lo farà platealmente sbraitando e inveendo contro l'amato Daniele,ultimo baluardo di coerenza e di libertà in questo paese di merda.

Alla mia destra moglie e marito,cordiali e sorridenti,parlano tra loro dell'epurazione di Luttazzi lei dice a lui: finalmente capirò perchè non è più in Tv.

Già me la rido sotto i baffi...lo capirete..eccome se lo capirete..
...alla mia sinistra tre donnine sulla cinquantina,griffate fin nell'assorbente interno,con indosso quei vestiti ultra scomodi ma che fanno figa...
...perchè ostentare è figo.

Una dice all'amica: ma chi è Luttazzi? Non me lo ricordo...mi giro,ho in mano Tabloid con in copertina lo splendido Panfilo Maria Lippi,la guardo candidamente e le dico: è lui signora. :D

Daniele inizia lo show,parte piano,"testa la sala"...alle prime battute sul sesso i primi effetti: imbarazzo e risatine di circostanza stampate su facce violacee dalla vergogna.
I loro pensieri sono così scontati che pare di sentirli.
Daniele affonda i primi colpi sulla religione,la sala è come gelata.
Non tutta per fortuna quelli che sono li come me per "Luttazzi" ridono e si spellano le mani :D

E' stato bellissimo.

Daniele è come una spietata mitragliatrice che spara sulla croce rossa,che fa a pezzi la popolazione inerme,non si riesce a respirare,non c'è pausa tra una battuta e un altra,non si fa in tempo a ridere per una che lui è già avanti di due.
Il ritmo è sempre più incalzante: è inarrestabile.

Finita la prima parte mi sento come un ovetto sbattuto.

La seconda parte invece fa riflettere e non poco,dà il colpo di grazia,prende le coscienze e le passa al trita carne.

La coppia alla mia destra pare quasi finta,mi ricorda le statuette del presepe: immobili,pietrificati,non ridono,non applaudono,sperano solo che tutto finisca al più presto,sono sotto shock!

:D Cosmico!!!!

Le donnine alla mia sinistra sono ormai scatenate,forse per paura di non reggere il confronto con me che ormai piango dal ridere,sghignazzano e applaudono come in preda a qualche strana droga,se potessero salirebbero sul palco per dargli due metri di lingua in bocca..chissà dov'è finito il contegno iniziale!
Mentre alle mie spalle c'è come un vuoto di circa 6 file:da lì non proviene nessun rumore...sono devastati.

Dopo più di due ore lo spettacolo finisce lasciando in bocca il sapore del fiele.
Mi assale l'amarezza,la tristezza consapevole di vivere in un paese dove la libertà di pensiero,d'espressione,di parola è pura utopia.

Andare a vedere Luttazzi a teatro è come guardare una bestiolina attraverso le sbarre della gabbia nella quale è stata rinchiusa.
Si tocca con mano l'ingiustizia subita da questo artista che è puro genio,si tocca con mano l'ingiustizia che subiamo noi con la negazione della sua arte.

Grazie Daniele...non mollare!

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